venerdì 9 maggio 2008

LETTERA A GRILLO

Che siate d'accordo o no, che vi piaccia o no, un anonimo nostro collega, ha scritto una lettera a Beppe Grillo denunciando il misero trattamento economico che ci spetta. Riporto integralmente e condivido pienamente.

Un agente di Polizia Locale mi ha inviato una lettera. Fa il ghisa a Milano. Se chi deve controllare è alla fame il controllato lo può comprare. Chi lo dirige lo può demotivare. Carmine ha due passaggi illuminanti:
"Con il "prestigio sociale" non si paga al supermercato"
"E' molto più semplice licenziarsi e lavorare per il privato al quale si stava facendo l'accertamento".

"Scusate ma non ce la faccio devo sfogarmi.
Faccio l'agente di Polizia Locale (Vigile Urbano) a Milano e lavoro 365 giorni l'anno, con turni su tutto l'arco delle 24 ore. Sono uno che si accontenta, non vivo nel lusso sfrenato, anzi..., e pensavo di stare abbastanza bene fino a quando non ho sbirciato i redditi 2005 online prima dell'oscuramento.
I pubblici dipendenti hanno la nomea di non fare niente, ma non prendono come stipendio neanche niente, ma nessuno lo dice. Infatti con tutte le qualifiche che ho, tipo agente di pubblica sicurezza, pubblico ufficiale, agente di polizia giudiziaria ecc., mi sono accorto che a zero ore straordinarie sono l'ultimo in classifica, come reddito imponibile in confronto a tutte le persone attorno a me. Se lo Stato continua ad affamare i suoi collaboratori, servitori, chiamateli come volete, finanzieri,carabinieri...come può pensare che ci sia un buon andamento delle attività da svolgere?
E' vergognoso che gli accertamenti che la GdF svolge, una percentuale dei proventi della lotta alla evasione venga data al personale amministrativo dei vari ministeri e alla Guardia di Finanza niente, vero braccio esecutivo. Fare il lavoro di accertatore, faccia a faccia, sul campo è faticoso, le persone visto l'andazzo che c'è, si sentono sempre più in diritto di aggredire la divisa e le istituzioni. Come si può pensare che che un finanziere che accerta milioni di euro, viva con stipendi da fame e possa continuare a svolgere il proprio lavoro? E' molto più semplice licenziarsi e lavorare per il privato al quale si stava facendo l'accertamento.
Con il "prestigio sociale" non si paga al supermercato. Meglio non avere titoli e qualifiche ma avere uno stipendio adeguato al costo della vita. Ho visti gioiellieri dichiarare meno di me, gente anonima, semplici impiegati senza alcuna qualifica, dichiarare molto più di me.
I politici lamentano che il costo della Pubblica Amministrazione è elevato, ma evidentemente foraggiano i vertici della P.A., chi non è in prima linea, non lo è stato e mai lo sarà, chi non conosce la gavetta, la filiera di certi meccanismi. Si buttano via i soldi in manager e consulenti esterni, amici di amici, avulsi dai problemi reali delle istituzioni. La mia opinione è che il tutto viene fatto scientificamente per far si che non ci siano strumenti operativi e legislativi e risorse (soldi) per la truppa. In tal modo gli ultimi, i "soldati" saranno delegittimati e demotivati, distratti dai loro problemi economici,bollette, mutui...ecc. Altro che Rialzati Italia!!!
Io sarei ben contento di pagare il 70% di Iperf e dichiarare il reddito di Berlusconi, Montezemolo & C.
Saluti." Carmine

Nessun commento: