Anche in questo caso pubblico integralmente per dovere di cronaca
Parla il vigile di Milano che ha sparato in difesa dei colleghi: Io
non ci sto a fare la guerra ai peruviani
Luca Fazio
Milano
Non sappiamo se il nuovo capo della polizia Manganelli quando ha
debuttato puntando il dito contro la criminalità immigrata del nord si
riferiva anche ai peruviani che, per le cronache, domenica scorsa
hanno assalito i vigili urbani al Parco Cassinis. Perché la storia è
istruttiva, per il ministero dell'Interno ma anche per tutti i sinceri
democratici del centrosinistra e del sindacato che acceccati dalla
questione sicurezza si sono affrettati a solidarizzare con i vigili
urbani.
Ormai, a Milano, le risse provocate dalla polizia locale quasi non
fanno notizia, ma questa volta qualcuno ha sparato in aria per evitare
il peggio e costui è diventato addirittura un eroe, tanto che il
comandante di piazza Beccaria, Emiliano Bezzon, e il vice sindaco De Corato, hanno dichiarato che merita una medaglia. Fabio Parenti, vigile da quindici anni, la medaglia non la vuole.
Era capitato per caso in quel parco con due pattuglie speciali che avevano il delicato compito di sequestrare le birre ai peruviani che affollavano il parco, con donne e bambini. Non ci dilunghiamo sulla professionalità richiesta per svolgere tali missioni, ci limitiamo solo a osservare che anche per sequestrare una birra bisogna saperci fare. Fabio Parenti, una vita dedicata anche al Naga, associazione che dà assistenza agli immigrati, con gli stranieri ci sa fare e infatti senza problemi ho riempito un bagagliaio di lattine sequestrate. Dei cinque peruviani arrestati, ieri ha parlato una donna, scarcerata perché incinta. Eravamo lì per una grigliata - ha detto in lacrime - siamo stati arrestati solo perché non siamo fuggiti. Nostra madre era caduta e ci siamo fermati per soccorrerla, è stata calpestata dai vigili, ci hanno aggredito.
Allora Parenti, cosa è successo?
Con due pattuglie sono andato al parco Cassinis. Non avevo mai lavorato prima con gli agenti del servizio parco, sono gli stessi che in aprile sono andati a Chinatown. Prendete birre agli stranieri...
Le sequestro anche agli italiani, non faccio differenze.
Perché hai sparato?
Verso le 17,30 una pattuglia scarta dalla strada sterrata e si infila nel parco, io scendo per andare a piedi, ci sono tavolini, bambini che giocano, più di mille persone. Da lontano vedo i miei colleghi che prendono un venditore di scarpe contraffatte e alcune donne che cercano di impedire l'arresto. Poi succede qualcosa. Improvvisamente mi accorgo che i colleghi sono lontani, inseguiti da ottanta persone inferocite, raggiungerli era impossibile. Ho sparato in aria. La scena si è come pietrificata, ho visto altri due vigili con le pistole in mano, ho avuto paura, paura che potessimo ammazzare qualcuno.
Perché i peruviani hanno reagito così? L'ambulante è stato atterrato, ma qualcos'altro deve essere successo per forza, però non ho visto.
De Corato ti ha portato in trionfo in conferenza stampa.
Ecco, a questo gioco non ci sto. Hanno cominciato a parlare di comunità buone e cattive, hanno detto che i peruviani hanno bloccato l'ambulanza, che è stato un agguato. Non è vero. L'esplosione di violenza c'è stata, ma mi rifiuto di stigmatizzare una comunità. Se hanno intenzione di lanciare l'ennesima campagna xenofoba, mi dissocio. Per aver detto questo i miei colleghi mi danno del traditore.
Altro che medaglia... Mah, la dedicherei alla convivenza civile in questa città.
Hai visto le dichiarazioni paramilitari dei tuoi colleghi?
Voglio solo dire che io - e spero altri - non c'entro con quella gente. Purtroppo non si tratta di trenta esaltati isolati, c'è una cultura nel corpo dei vigili che legittima certe derive. Io mi sento chiamato a governare il disordine e non a imporre l'ordine, altrimenti con certi metodi finisce che dichiariamo guerra alla città. Non mi faccio usare da De Corato, anche se ormai temo che si sia imboccata una strada pericolosa: è passata l'idea che con gli stranieri si possa arrivare allo scontro. Cinque arresti per una borsa di scarpe, è sproporzionato ma ci può anche stare, ma scatenare la guerra ai peruviani è allucinante...
Cosa faresti se durante un pic-nic con i tuoi figli arriva un tizio e ti mette le mani nello zaino senza rivolgerti la parola?
Lasciamo stare...spero che qualcuno abbia qualcosa da dire su questo
modo di concepire il lavoro dei vigili a Milano.
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