Agamà - La vita cambia from Nico Cavallotto on Vimeo.
sabato 21 novembre 2009
mercoledì 18 novembre 2009
domenica 1 novembre 2009
giovedì 29 ottobre 2009
giovedì 22 ottobre 2009
INNO NAZIONALE
Per chi dice che l'inno nazionale dovrebbe saperlo cantare anche un bambino di tre anni...(visto che i calciatori ci fan fare di quelle figure!)
venerdì 16 ottobre 2009
mercoledì 7 ottobre 2009
L'AMARA FINE DEL LODO ALFANO
Un mattoncino per la costruzione di una società basata sulla giustizia e uguaglianza è stato posato. Oggi è stato dichiarato incostituzionale il Lodo Alfano. Mi vergognavo nel pensare di avere qualcuno che decide per me, fa in mio nome scelte che mi condizionano la vita e che come un bambino con i suoi amichetti più piccoli, fa le regole del gioco sempre a suo vantaggio. Ragioniamo un attimo: vi sembra logico che una persona che non ha nulla da temere, che ha la coscienza a posto, fa una legge che prevede la sua immunità? Sarebbe inutile, oltre che controproducente: instaurerebbe il dubbio e verrebbe meno la fiducia, il sospetto diventerebbe lecito. Per fortuna oggi l'Italia del giusto ha rimesso a posto le cose. E qualcuno avrà meno voglia di ridere...
mercoledì 23 settembre 2009
LA BASSOTTA PRENDE FORMA...
Dopo aver verniciato il telaio, ho iniziato a rimontare il tutto...adesso sono a caccia di due marmitte rumorose...
giovedì 17 settembre 2009
mercoledì 16 settembre 2009
GUARDATE COSA HO TROVATO!
A me più che il nome di una via sembra l'invito all'interessato a lasciare la città meneghina....
MOTORIZZIAMOCI
Preso da Motomania, ho deciso di rimettere insieme la mia vecchia ma brodosa KAWA (Kawasaki z400, per i pignoli), con l'intenzione di farla ripartire nella prossima primavera, in modo da farmi un bel regalo di compleanno. Il lavoro è lungo, anche perchè è ferma da circa 10 anni e persino un meccanico sanguisuga non è riuscito nell'impresa.
Come vedete il lavoro è impegnativo, e mi porterà via tutto l'inverno. STAY TUNED!
Come vedete il lavoro è impegnativo, e mi porterà via tutto l'inverno. STAY TUNED!
domenica 7 giugno 2009
lunedì 1 giugno 2009
UCCELLI
Non racconto l'episodio, per quello c'è il diretto interessato...posso dire solo che stamattina, 1 giugno, a Milano sembrava di vivere in un dipinto di Magritte, nell'assoluto surreale...
FINITO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
Nove mesi di lavoro, 18 ore di girato,due telecamere, tre chili di caffè consumati, il tutto a budget prossimo allo zero. Mescolate il tutto ed otterrete 31 minuti di emozione pura... La prima visione del film è prevista per il 17 giugno, i dettagli ve li comunicherò appena possibile. Intanto gustatevi alcune foto di scena...
lunedì 2 marzo 2009
A chi non crede nelle favole
Tante volte ci siamo fermati a parlare con quest'uomo, che viveva di espedienti in una traversa di via Torino, e tante volte ci siamo fatti trasportare dai suoi racconti, chiedendoci se fossero frutto di immaginazione o storie autentiche. Era diventato un appuntamento di quasi tutte le mattine, quando un giorno ci hanno detto che era stato "sfrattato" dalla sua dimora di fortuna...e guarda dov'è adesso! Questo ci insegna ancora una volta che fermarsi alla prima impressione può portare a farsi idee sbagliate, anche se con Roye l'impresa era ardua: come credere ad un vecchio clochard che vive sotto una lamiera? Per fortuna non ho tratto conclusioni affrettate e oggi posso dire di aver conosciuto Roye Lee, musicista, attore, compositore...
"Roye Lee Clochard nel centro di Milano. Ma prima frate nella pubblicità del Totip e Babbo Natale in quella della Coca Cola. E prima ancora vincitore di un Telegatto. E prima ancora collaboratore di Carlo Alberto Rossi, Giovanni D'Anzi, Enrico Intra, Franco Cerri. E prima ancora attore con Dino Risi e Amedeo Nazzari. E prima ancora animatore di Nashville quando era Nashville, braccio destro di Elvis Presley e Bill Haley and his Comets. Quante vite ha vissuto Roye Lee? Non lo sa neppure lui, probabilmente. Quel che è certo è che ne comincia un'altra, a 74 anni, con un nuovo disco.
L'ultima, quella appena finita, sembrava avergli spezzato le gambe: vagabondo senza fissa dimora, zona via Torino, costretto a vivere della carità e della simpatia che ispira la sua barbona bianca. La strada era stata una scelta precisa e voluta, dopo la disgregazione della sua famiglia e alcune delusioni umane e professionali. Una scelta che di solito è senza ritorno, anche perché Roye, spirito libero, si accontentava di poco per vivere: un sorriso, qualche chiacchiera, due spiccioli o un po' di cibo, una tettoia improvvisata a pochi passi dal Duomo, una bici con cui trasportare le sue preziosissime carabattole, il New York Times letto di straforo in qualche edicola. Ma in questo caso c'è il lieto fine grazie a una operatrice della Croce rossa, Cristina Mesturini che ha convinto Roye a prendere un alloggio e a tornare al suo grande amore, la musica.
Il risultato è un cd con i suoi più grandi successi che si intitola Roye 1. La sua vita è un romanzo, e non può essere diversamente se si nasce a Nashville, capitale del country, come nipote del direttore artistico della Capitol Records, cosa che gli permette, negli anni Cinquanta, di frequentare gente come Dean Martin e Frank Sinatra, di assistere all'esplosione dei Platters, di Bill Haley and his Comets (come dire, Rock around the clock) e di Elvis Presley e, più tardi, di Bruce Springsteen.
Negli anni Sessanta Roye sbarca in Italia, prima come militare poi come artista, recitando nella Marcia su Roma di Dino Risi, scrivendo Who's gonna break your heart (che poi verrà tradotta in italiano come Cinque minuti e poi, e cantata anche da Baglioni) e Where roses grow, che vince il Telegatto come migliore interpretazione radiofonica. A margine altre cosette come Chewin'Chewin'Gum, la sigla di Alto Gradimento con Arbore e Boncompagni, un po' di jingle pubblicitari per L'Oreal, Alka Seltzer, Baci Perugina, e alcune recitazioni in spot, ultimo quello dei jeans che portano il suo nome. Poi la strada. E ora il ritorno alla musica, alla vita. Welcome back."
(da "Repubblica", 2 Marzo 2009)
"Roye Lee Clochard nel centro di Milano. Ma prima frate nella pubblicità del Totip e Babbo Natale in quella della Coca Cola. E prima ancora vincitore di un Telegatto. E prima ancora collaboratore di Carlo Alberto Rossi, Giovanni D'Anzi, Enrico Intra, Franco Cerri. E prima ancora attore con Dino Risi e Amedeo Nazzari. E prima ancora animatore di Nashville quando era Nashville, braccio destro di Elvis Presley e Bill Haley and his Comets. Quante vite ha vissuto Roye Lee? Non lo sa neppure lui, probabilmente. Quel che è certo è che ne comincia un'altra, a 74 anni, con un nuovo disco.
L'ultima, quella appena finita, sembrava avergli spezzato le gambe: vagabondo senza fissa dimora, zona via Torino, costretto a vivere della carità e della simpatia che ispira la sua barbona bianca. La strada era stata una scelta precisa e voluta, dopo la disgregazione della sua famiglia e alcune delusioni umane e professionali. Una scelta che di solito è senza ritorno, anche perché Roye, spirito libero, si accontentava di poco per vivere: un sorriso, qualche chiacchiera, due spiccioli o un po' di cibo, una tettoia improvvisata a pochi passi dal Duomo, una bici con cui trasportare le sue preziosissime carabattole, il New York Times letto di straforo in qualche edicola. Ma in questo caso c'è il lieto fine grazie a una operatrice della Croce rossa, Cristina Mesturini che ha convinto Roye a prendere un alloggio e a tornare al suo grande amore, la musica.
Il risultato è un cd con i suoi più grandi successi che si intitola Roye 1. La sua vita è un romanzo, e non può essere diversamente se si nasce a Nashville, capitale del country, come nipote del direttore artistico della Capitol Records, cosa che gli permette, negli anni Cinquanta, di frequentare gente come Dean Martin e Frank Sinatra, di assistere all'esplosione dei Platters, di Bill Haley and his Comets (come dire, Rock around the clock) e di Elvis Presley e, più tardi, di Bruce Springsteen.
Negli anni Sessanta Roye sbarca in Italia, prima come militare poi come artista, recitando nella Marcia su Roma di Dino Risi, scrivendo Who's gonna break your heart (che poi verrà tradotta in italiano come Cinque minuti e poi, e cantata anche da Baglioni) e Where roses grow, che vince il Telegatto come migliore interpretazione radiofonica. A margine altre cosette come Chewin'Chewin'Gum, la sigla di Alto Gradimento con Arbore e Boncompagni, un po' di jingle pubblicitari per L'Oreal, Alka Seltzer, Baci Perugina, e alcune recitazioni in spot, ultimo quello dei jeans che portano il suo nome. Poi la strada. E ora il ritorno alla musica, alla vita. Welcome back."
(da "Repubblica", 2 Marzo 2009)
giovedì 19 febbraio 2009
SCUSATE, MA IO NON HO CAPITO...
Qualche giorno fa è stato condannato l'avvocato inglese Mills a quattro anni e rotti per aver intascato soldi per dichiarare il falso in processi dove era coinvolto il nostro amato presidente del consiglio. Dal processo è emerso che è stato lo stesso presidente a fare la generosa donazione di circa 600 mila dollari. Mills è stato corrotto, ed è stato condannato (in primo grado). Ma il corruttore? E' stato giustamente previdente, e si è fatto una legge su misura, come dal sarto, per diventare immune e passarla liscia. La prossima legge gli darà i superpoteri....
La cosa ridicola è che i media erano impegnati con la serata di apertura del Festival e con le dimissioni di Veltroni dal PD. Ora io spero che sia solo una coincidenza, ma Walter, proprio lo stesso giorno ti dovevi dimettere?
Probabilmente se non ci fossero stati questi eventi in apertura dei TG si sarebbe parlato dell'orso a due teste nato nello zoo di Zibido S. Giacomo o dell'arrivo imminente dell'estate (prima o poi arriva, no?).
Non capisco...ma siamo tutti imbecilli? Altrove saremmo andati a prendere il nostro a casa sua e l'avremmo spedito in esilio su Marte, poi mi guardo intorno e vedo che la gente credulona lo adora...e dice che tutto questo è il frutto del lavoro sotterraneo dei comunisti mangia bambini.
Boh, inizierò a credere agli alieni...
La cosa ridicola è che i media erano impegnati con la serata di apertura del Festival e con le dimissioni di Veltroni dal PD. Ora io spero che sia solo una coincidenza, ma Walter, proprio lo stesso giorno ti dovevi dimettere?
Probabilmente se non ci fossero stati questi eventi in apertura dei TG si sarebbe parlato dell'orso a due teste nato nello zoo di Zibido S. Giacomo o dell'arrivo imminente dell'estate (prima o poi arriva, no?).
Non capisco...ma siamo tutti imbecilli? Altrove saremmo andati a prendere il nostro a casa sua e l'avremmo spedito in esilio su Marte, poi mi guardo intorno e vedo che la gente credulona lo adora...e dice che tutto questo è il frutto del lavoro sotterraneo dei comunisti mangia bambini.
Boh, inizierò a credere agli alieni...
venerdì 13 febbraio 2009
giovedì 29 gennaio 2009
lunedì 26 gennaio 2009
PARLANO DEL NOSTRO FILM
Su "Il Corriere della Sera" del 25 gennaio 2009, in una intervista a Laura Mazzeri, si parla del nostro film. Laura attende un trapianto di fegato da ormai troppo tempo, però lotta e non demorde. E ha voluto fortemente questo film, della quale è la protagonista.
venerdì 9 gennaio 2009
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